Heineken sta trasformando la birra invenduta in energia pulita. Le pesanti ripercussioni della pandemia e la conseguente chiusura di bar, pub, ristoranti e locali di mescita hanno già spinto il colosso olandese ad una pesante ristrutturazione.
Ora, con un’idea innovativa, il team dello stabilimento Heineken di Manchester ha trovato un modo per riciclare le giacenze di birra, che rischiano di dover essere gettate via a causa della chiusura dell’Horeca, convertendole in energia verde.
«Dopo tutta la cura, l’attenzione e la passione che sono state impiegate nella produzione della birra, sarebbe stato un vero peccato doverla sversare – dice Matt Callan, direttore del birrificio – nessun birraio vuole che la propria birra non venga gustata».
«Il nostro team di ingegneri e birrai a Manchester ha trovato una soluzione – prosegue Callan – utilizzando la nostra linea di infustamento per svuotare i barili di birra e trasformare la birra che sarebbe andata sprecata in energia verde per alimentare la produzione di birra fresca. Tutto pronto per quando i pub riapriranno».
Invertendo il meccanismo di riempimento dei fusti e attraverso l’impianto di trattamento delle acque reflue immessa in un digestore anaerobico che aiuta a convertire la birra in biogas utilizzato per produrre questa energia rinnovabile e sostenibile.
Heineken stima di aver convertito 83.210 fusti da cinquanta litri in energia da maggio 2020, l’equivalente di oltre sette milioni di pinte che altrimenti sarebbero andate sprecate. A febbraio la British Beer & Pub Association ha stimato che si sono sprecare circa 87 milioni di pinte da inizio pandemia, per un valore di oltre 331 milioni di sterline.
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